Assunta
(domenica 20 luglio 2014)
Categoria: Rabbia
UNA MADRE DI EMME................
23:40 del 20-07-2014Ieri sono andata in un piccolo centro commerciale del mio paese, stavo cercando due scatoloni, per sistemare pizzi e scampoli vari, quando nella corsia accanto alla mia, sentivo una bimba che faceva i capricci, voleva qualche cosa che la madre non voleva saperne di comperare, la piccola insisteva ed è li che ho sentito la madre che mi ha lasciata senza parole. Ha cominciato ad inveire contro la figlia, dicendo: io maledico tuo padre, perchè se anche lui si prendesse cura di te, io potrei stare in pace, tutti abbiamo diritto di un po di riposo, quel maledetto, ti lascia con me e tu non fai altro che aumentare il mio stress, sono stufa di averti in mezzo ai piedi! Questo magari detto da una beby sitter, potrebbe dare fastidio, ma una madre! Vi rendete conto? l'ha partorita, è sua figlia! Mi sono portata sulla corsia accanto, volevo vedere questa grande madre, era una signora comune, bionda ed incazzata nera. Avevo voglia di prenderle la bambina e lei prenderla a calci, non per ciò che diceva del marito, erano affari suoi, ma per aver detto quelle cattiverie sul padre, proprio alla piccola. Mi faceva pena quella innocente, che si ritrovava una mamma idiota ed ignorante!
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mafalda
(lunedì 21 luglio 2014)
Generalmente questo tipo di comportamento lo possiamo trovare nelle coppie che non si lasciano in buoni rapporti .La rabbia di chi viene lasciato, in questo caso della madre ,non trova sfogo migliore che nel denigrare il padre e nel considerare il frutto di quell'unione , come una catena che lui si è scrollato di dosso , lasciando solo a lei tutte le responsabilità che avevano programmate insieme .Conosco ragazzine a cui è mancata una figura paterna come punto di riferimento , concedersi nell'adolescenza ad uomini più grandi che identificavano con il padre e so di ragazzi che sotto le continue pressioni negative della madre (Tuo padre mi ha resa infelice...tu sei il mio unico sostegno ...)associano l'idea dell'uomo a colui che fa soffrire , di conseguenza ,crescono mammoni per consolare la mamma e temono a loro volta di non saper rendere felice una donna . Sicuramente questa madre presa dalla sua grande frustrazione ,non considera che la violenza pscologica fa più danni della violenza fisica.
Generalmente questo tipo di comportamento lo possiamo trovare nelle coppie che non si lasciano in buoni rapporti .La rabbia di chi viene lasciato, in questo caso della madre ,non trova sfogo migliore che nel denigrare il padre e nel considerare il frutto di quell'unione , come una catena che lui si è scrollato di dosso , lasciando solo a lei tutte le responsabilità che avevano programmate insieme .Conosco ragazzine a cui è mancata una figura paterna come punto di riferimento , concedersi nell'adolescenza ad uomini più grandi che identificavano con il padre e so di ragazzi che sotto le continue pressioni negative della madre (Tuo padre mi ha resa infelice...tu sei il mio unico sostegno ...)associano l'idea dell'uomo a colui che fa soffrire , di conseguenza ,crescono mammoni per consolare la mamma e temono a loro volta di non saper rendere felice una donna . Sicuramente questa madre presa dalla sua grande frustrazione ,non considera che la violenza pscologica fa più danni della violenza fisica.
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